Ma quanto è bello è poter dire “te l’avevo detto”?
La sinistra m’è sempre stata un po’ sulle balle per vari motivi tra cui si possono annoverare: le giacchette di pannolenci verde marcio, l’eschimo, il fatto che mio nonno paterno devolveva soldi al PC e non mi faceva il regalo di Natale.
Nonostante ciò, in mancanza di un partito di destra sociale e laica, ho dovuto rivedere un po’ i miei parametri e votare SEL, sbandierando la giustificazione che “solo i piccoli uomini non cambiano mai idea”.
Il PD però non mi è mai sceso (vedi qui), in questa grande coalizione dallo spirito europeo ma anche nazionalista, laico ma anche cattolico, liberale ma con un occhio al comunismo, di sinistra ma anche renziano, di rinnovamento ma anche conservatore, io non ci ho mai creduto. Il mix&match per me non funziona nella moda, figurarsi coi valori morali e politici.
Ste magliette di Che Guevara, ste bandiere falce&martello sventolate dai sedicenni, sto rimando a Togliatti e Gramsci durante il concertone del primo maggio m’hanno veramente sempre lasciata perplessa e annoiata, anche quando sedici anni li avevo io.
Però è comprensibile, è folklore, sono luoghi comuni, è il nazionalpopolare che si incarna nelle manifestazioni. Tutto giusto, infatti so cent’anni che ci stanno le feste dell’Unità e il lambruscaccio, e i panini dello zozzone, e Guccini in stereofonia, e il gruppo del paese che si esibisce e via andare.
E su tutto questo il PD ci ha contato, sempre e comunque. Europei sì, ma la salamella fammela ben cotta. Si potrà dire che questi erano momenti di incontro tra el pueblo unito e i piani alti, Franceschì rollame sta canna.
Insomma, io penso tutte queste cose ma li ho lo stesso sempre preferiti al Berlu nella convinzione – fino a una settimana fa incontrovertibile – che tutto è meglio del Berlu e peggio di lui non c’è nientennessuno.
Poi, damblé, Napolitano. E più che Napolitano, non-Rodotà.
Per la serie: se una cosa può andar male lo farà e sarà peggio. Applausi al nonno che avanza, salvatore della patria, anzianotti che giura e rinnega tutto e il contrario di tutto in meno di una settimana.
Altro che Partito Disastro, ormai PD è la sigla di una bestemmia detta a voce alta in chiesa.
E quindi, anche se non ci avrei mai sperato, eccomi a scrivere l’elenco delle 10 cose che il PD potrebbe fare per prendere meno di Futuro e Libertà alle prossime elezioni:
vivere di solo antiberlusconismo“perché Berlusconi ha le televisioni” e poi non fare la legge sul confilitto di interessi“perché Berlusconi ha le televisioni” e poi non regolamentare le reti televisive“perché Berlusconi va a mignotte” e poi Marrazzo“perché la Lega e le mazzette” e poi Penati“mai con Berlusconi” e poi cercare un governo di larghe intese con il PdL“perché il porcellum” e poi sempre quella“perché Grillo è un buffone” e poi la ricerca disperata dell’alleanza con Grillo“perché apriamo all’alleanza con il M5S” e poi Rodotà no perché è proposto dal M5S“perché le primarie sono uno strumento valido” e poi “Se c’era Renzi…”Una campagna incomprensibile e pure parecchio bruttaEssere laici e allearsi giustamente con Vendola ma anche Rosy BindiOpposizione questa sconosciutaL’IMU è cattiva ma votiamo l’IMUFranceschini, Fassina, Rutelli e altra gente che come apre bocca serve un antiemeticoMi è sembrato di sentire “D’Alema”Tutte le varie mosse del giaguaroEsiliare all’estero una brava come la Serracchiani- Smettere di copiare le battute a Crozza e copiarle invece a Cirilli
- Sbeccarci la manicure
- Sbavarsi di olio mentre mangiano il pollo
- Finanziare il tour di Emma Marrone
- Votare a favore della secessione inneggiando a Garibaldi
- Lasciarci sempre l’asse del water tiepida
- Fare la polemica guanciale/pancetta mentre prepariamo l’amatriciana
- Attaccare la pippa su Dan Brown e i segreti del vaticano
- Non dirci che abbiamo i denti macchiati di rossetto
Battersi contro tutti per vincere le primarie e poi dimettersi- La morte di Berlusconi
Tre tweet di commento:
1) Il tuo nonno paterno è (era?) un grand’uomo. Natale festa consumistica e cattolica. PCI sol dell’avvenire.
2) Leggere che Gramsci è folklore mi provoca tanto tanto dolore dentro.
3) ‘Sto post avrebbe potuto scriverlo Andrea Scanzi. So che per te è un complimento. Per te.
Beh, insomma…
Che alla radio di Confindustria godano orgasmicamente come maiali al parlare della dissoluzione del PD, lo capisco. Che ci godiamo anche noi (?) di sinistra a farci del male, lo capisco meno.
Il punto resta sempre lo stesso, e sempre valido: serve o non serve un partito riformista in questo paese ? E chi pensate possa fare riforme di giustizia distributiva, la destra ? E pensate che le possa fare la sinistra ultrà, ex Bertinotti etc, che san solo parlare e far casino (vedi l’immondizia di Napoli, ai tempi di Pecoraro Scanio) ?
E allora mi sa che bisogna avere un partito di centro-sinistra, che abbia in sé la tradizione comunista aggiornata e la cattolica riformista. Anche se ci costa fatica e lacrime a mandarlo avanti e a sopportarne gli errori (sui cosiddetti errori di Bersani, poi, ci sarebbe da dire), è comunque il meno peggio che vedo in giro.
Anonimo SQ
@simcek: tre risposte ai commenti:
1) mio nonno è (era?) un grandissimo stronzo. E io volevo il Pisolone.
2) Gramsci non è folklore e io non l’ho detto, i ragazzini sedicenni ubriachi alle 3 del pomeriggio in piazza San Giovanni al Primo Maggio che inneggiano a Gramsci lo sono.
3) Ovviamente per me è un complimento, chi non vorrebbe essere Andrea SexyMaTronfio Scanzi?
@AnonimoSQ: no no, io non sono del “noi” di sinistra. Io volta per volta scelgo il meno peggio dal mazzo. Non ho ancora capito se è un bene o un male non avere un’appartenenza politica ben definita, fatto sta che io non ci godo per niente a prendere per culo il PD (o non di più di quanto lo faccia quando prendo per culo il Berlu). Io mi limito a osservare questi che si riempiono la bocca di uguaglianza/sociale/riforme/Europa e poi, strigni-strigni, stiamo sempre tutti qui. Il PD avrà anche aspirazioni ammirevoli ma le azioni sono penose. Quando i tesserati arrivano davanti a Montecitorio per farti vedere che strappano la tessera, hai voglia a prendertela con CasaPound e col M5S, hai fallito e devi ammetterlo, c’è un “boiling point” per tutti, anche per i piddini. Chi l’avrebbe mai detto?
Stai diventando la mia commentatrice politica preferita.
Gramsci era un grande anche quando scriveva di porcospini al Delio.
Leggo questo post e non ci vedo nessuna goduria: solo la sconsolata realtà.
Comunque, aggiungerei:
30) vedere uno che straccia la tessera del PD e chiedersi (come la Gelmini ai tempi): ma peeeerchééé??
Io direi che vanno bene gli Zen Circus parola più parola men..più, di più.
Andrea Scanzi però no, ti prego (e te lo dice una che, invidia invidia, lo conosce, e di persona!, e bene!, dai tempi in cui faceva il folkloristico di sinistra senza nemmeno rendersene conto – cosa che, togliendo il di sinistra e aggiungendo il “qualunque” a mio parere ha continuato a fare). Sul resto, Keep calm, and vote for SEL – che, con i voti che ha, non sta sbagliando un colpo, almeno per ora. (Sì, sto in campagna elettorale, è chiaro, no?! 😉 ).
la Frangia che vota SEL. l’avevo previsto.
quasi quasi vengo al tuo mariaggio tutta di rosso vestita.
@LaProf: oh ma che bello, finalmente qualcuno che mi capisce, e di che calibro!
@GattaGennara: ultimamente (da un annetto) li amo e li adoro, ne azzeccano sempre una.
@povna: in realtà Scanzi mi piaceva tanto quando scriveva su MicroMega, mo è un po’ come Travaglio e Bonolis, parla per ascoltarsi. Però apprezzo molto il coraggio della sua carnagione cognac e del suo parrucchino Maestra Nina Style. Sul resto posso dire che ora che non va più a braccetto con PD, SEL mi piace ancora di più. Aspettiamo e vediamo.
@lanoise: dai che mi ero dichiarata per SEL! Il vestito rosso al mariaggio magari no, però un rossettone della madonna…alla grandissima!
Ciao, vuoi essere di nuovo la mia BFF
E magari la prossima volta riesco anche a firmarmi.
Occhei, basta che facciamo una festa e tutti ci cantano SWEET TRENTAAAA col coretto di Svuit Sixtin.