Addio, addio, addio, addio ai Parioli.
Quante volte l’ho sognato, questo momento. Addio ai viali alberati pieni di pollini, addio ai palazzi boriosi e barocchi, addio alle colf indiane in giro coi cani delle padrone troppo impegnate per spassarseli alle 8 del mattino, addio ai baristi silenziosi, gentili e impiccioni come delle vecchiette di una piazzetta di paese. Addio al caffè a un euro e venti, al cornetto integrale più unto della storia, a quel tragitto di sette chilometri che durava almeno un’ora. Addio ai commenti da scaricatore di porto fatti da gente travestita da avvocato facoltoso, addio alla buganvil, al micio alla finestra. Addio al vecchietto che raccoglie cicca per cicca tutti i mozziconi del vialetto, addio al ragazzo del bar che mi dice di vivere nello scantinato di un palazzo bene “do’ ce tengono i filippini”.
Addio pure alla signora che gestiva il bar, sempre in tiro, con gli orecchini in plastica azzurra, la frangetta passibile di condono, i ginz troppo aderenti per la sua età, al suo sguardo malinconico mentre racconta di quando lavorava nel cinema. Probabilmente portava panini, ma erano panini da diva. Addio a cosce d’acciaio, coi suoi occhialini gialli e le sue chiappe scultoree nel completo grigio. Insomma, addio agli ultimi cinque mesi.
Ma soprattutto: benvenuto Testaccio.
Ebbene, lo zoo s’è trasferito, con immenso gaudio delle cape. Sono soddisfazioni, ci stiamo ingrandendo, abbiamo nuovi incarichi, nuove responsabilità e quindi anche una nuova sede.
Tra le varie novità si possono annoverare: Bisissima che mi dirige (nonostante abbia la padronanza tanto dell’italiano quanto dell’inglese pari alla mia dell’ingegneria aerospaziale), la cassetta delle lettere zeppa di minacce tra vicini, la vecchia pazza in vestaglia di pail che si aggira nel cortile del palazzo, la tizia mora con le mesc arancio che si parla con l’altra mora con le mesc fucsia, il bar di Quarcheduno di fronte.
Quarcheduno meriterebbe un post tutto per sé: sembra la caricatura di un film di Verdone. Capelli rasati ai lati, ciuffa da burino riccia che manco un pornoattore dei migliori anni Ottanta, tatuaggi vari ed eventuali inneggianti alla Maggica e ar Pupone. Il tutto innaffiato dal caffè più schifoso del globo terracqueo. Ma Quarcheduno è amico della Capa Magna (le cape sono due, una lavora e l’altra ha i soldi, Capa Magna non è quella che lavora), lei coi suoi villini in centro e le sue borse di Balenziaga, lei e i suoi amici tatuati coi bar.
Ma insomma, la nuova sede è più bella, più luminosa, più spaziosa, più pulita. Più tutto. E quindi noi dobbiamo gioire appresso alle cape: e quanto scola bene i piatti lo scolapiatti, e quanto scrive blu questa penna blu, e quanto sono pratici i separé tra una scrivania e l’altra pure se non si sente una minchia a parlarsi tra colleghe, e quanto è bella la vista sulla parete di cemento armato muschiato ché il verde -si sa- aiuta la concentrazione, e quanto sono belli tutti questi negozi, che bella la vetrina del GS e del cinese, che buona questa pizza bisunta a soli sette euri al pezzo,e cosa dire del meraviglioso punto di marrone questa merda di cane secca?
E guai a mostrare non dico disappunto, ma almeno una normoreazione. E io dovrei anche gioire del filtro internet con cui non vedo manco il Corriere della Sera e del fatto di essere sola solissima in ufficio con Bisissima.
Ma in tempi di crisi, con la disoccupazione alle stelle, bisogna anche rendere grazie di avere un’occupazione, indipendentemente dal fatto che la persona di ruolo superiore al tuo faccia le interviu, sia bisi, ti chieda rimainder, dia adito (“a cosa?” “dovevamo dare adito! Dare adito!”), chieda in merito a viaggi (“chiedere cosa?” “chiedere in merito! al viaggio!”), decida la polisi, refresci, beggi, mecci, cecchi, ciargi.
Figherrima la descrizione dei quartierini! Brava !
tutta vita! E anacapito non c'e' piu'?demonio pellegrino
L'ultimo paragrafo mi ha fatto vomitare i weetabix.
insomma, un trionfo di soddisfazione?!elle
@Mortimer: Benvenuta! Tenchiu mille, ma effettivamente i quartierini sono mooooolto ma mooooolto meno fighi di quel che sembrano. Ho detto moooolto.@dp: ma come non c'è più? c'è eccome, l'hanno appioppata all'ufficio di LaSirenotta, quindi ci sto meno a contatto. Ma ti terrò informato, puoi dormire sonni sereni.@tomada: errato, sono i weetabix che ti fanno vomitare i weetabix. Ma che magni? te fa male. Un po' di sana sugna, no?@elle: l'ultima volta che mi sono sentita soddisfatta è stata quando mi sono tolta l'unghia incarnita con la pedicure, per dire. Fai tu.
Eccerto che Testaccio gli fa un baffo ai Parioli, quartiere meno signorile ma mooooolto più sfizioso e alla mano…A mio parere c'hai guadagnato parecchio nel cambio.Nino
Ma vuoi mettere?? Il mercato di Testaccio è l'outlet plebeo di scarpe griffate e chiccosissime! Ti consiglio di farci un salto.Inoltre, puoi seguire in diretta le partite della Roma semplicemente aprendo le finestre…guarda che non è un vantaggio da poco!
Guarda, al massimo a colazione sono arrivato a mangiare il sanguinaccio. La sugna sarebbe troppo anche per me.
tu blogghi.vuoi mettere? se comunque una spanna sopra.lov
Vabbé, uno de sti giorni te porto da Cesaretto a magnà li filetti de baccalà e poi annamo a facce 'na girata ar monte dei cocci.C'ho puro n'amica brasiliana che c'ha un buco de robba usata che entri dentro e te mori dar puzzo de paciuìVoi mette?Compramo un presente pé 'a capa co li sordi e je presentamo er benzinaio der lungotevere der gazometro. E' fatta, Frà!
@ninomal: nino caro, con tanto affetto, ma io non voglio essere alla mano, io voglio essere elegante!@lastanzabianca: bentornata, cara! Beh, per il mercato….DAMMI SUBITO L'INDIRIZZO! per il resto…mah!@tomada: ecco perchè non sei più un panzone.@lanoise: grazie magistra, lo so bene che in materia di "lavoro con idioti" sei un'esperta!@Undicizzeri: da oggi in poi ti chiamerò Il Messia. (però non ce n'è, non ce la fai a fare il burino, se dice BENZINARO!)
forse era un chiedere in merito al dare adito? mi serve un reminder al riguardo